Step 8 – Le sessioni d’esame
Dopo aver affrontato, nell’articolo della scorsa settimana sul significato, valore e utilità dei CFU, crediti formativi universitari, nonché del SSD, Settore Scientifico Disciplinare, ci dedichiamo oggi alle sessioni d’esame. Abbiamo compreso (se avete ancora qualche dubbio, rileggetelo o domandatemi chiarimenti ) che ogni esame ha un proprio numero di crediti e un proprio settore scientifico, che vengono conseguiti indipendentemente dalla votazione che otterrete all’esame (espressa in 30esimi).
Nell’appuntamento di oggi affronteremo quindi i momenti in cui dovrete conseguire questi crediti.
A scuola siete stati abituati a sostenere verifiche periodiche del vostro apprendimento: le terribili interrogazioni, per intenderci. L’anno scolastico è diviso in semestri e, in ogni semestre, può capitarvi – in media – di andare alla lavagna, interrogati dal vostro docente, come minimo un paio di volte. Se la vostra media voto non è altissima, in prossimità della fine del semestre è probabile che abbiate sostenuto ulteriori interrogazioni per migliorare il vostro voto. Senza contare, ovviamente, le prove scritte, come i compiti in classe.
All’università le cose non sono poi così diverse, se non per il fatto che il docente vi interrogherà direttamente il giorno dell’esame finale. Certo, come abbiamo descritto negli articoli precedenti, chi frequenta i corsi potrebbe sostenere delle prove intercorso, solitamente scritte. Il voto conseguito consentirà di acquisire già parte dell’esame finale. I due voti, quindi, faranno media e vi consegneranno la votazione finale di quel particolare esame.
Quando si sostengono gli esami?
Iniziamo con il dire che l’anno accademico non ha inizio con l’anno scolastico. Come ci ricorda il puntuale glossario di YouLaurea,
di solito inizia nei mesi di ottobre-novembre e si conclude in settembre-ottobre dell’anno solare successivo. Il calendario dell’anno accademico è deciso dal Senato Accademico.
Circa una decina di anni fa i corsi erano annuali, ovvero duravano circa 10 mesi. Non vi era, nei fatti, alcuna semestralizzazione, introdotta con maggior rilievo a partire dalla recente riforma universitaria del 3+2. Nei corsi annuali, infatti, il carico di studio richiesto allo studente era particolarmente elevato e poteva comportare un alto tasso di abbandono degli studi. Oltre a rendere difficile riuscire a seguire più corsi contemporaneamente.
Con l’introduzione dei semestri, l’attività didattica è stata segmentata: questo implica che un corso può durare da uno a sei mesi, in base al numero di CFU e agli incontri settimanali (una, due, tre lezioni a settimana).
Le sessioni di esame solitamente sono di due tipi: ordinarie e straordinarie. Le prime si svolgono nei periodi estivi (giugno/luglio), autunnali (settembre/ottobre) e in inverno/primavera (gennaio/febbraio). Le seconde, decise dall’Ateneo o dalle singole Facoltà/Dipartimenti, possono variare. Solitamente nelle sessioni ordinarie lo studente potrà sostenere tutti gli esami del proprio anno di corso; in quelle straordinarie potranno essere presenti solo alcuni appelli (solo del semestre precedente, ad esempio).
Per intenderci, immaginiamo che siete al primo anno di università (vabè, voi siete effettivamente al primo anno di università ) e seguite i corsi nei mesi di settembre/gennaio. A febbraio potrete quindi sostenere solo gli esami del vostro primo anno, ovvero quegli esami i cui corsi si sono svolti da settembre a gennaio. A giugno potrete sostenere gli esami del secondo semestre (ovvero svolti da gennaio a maggio) ma anche del primo semestre. Idem a settembre/ottobre. È da chiarire che a settembre, se avete già raggiunto il numero di CFU utile per l’iscrizione al secondo anno, non potrete comunque sostenere gli esami del secondo semestre del secondo anno. In pratica, se avete fatto i bravi e superato tutti gli esami del primo anno entro luglio… beh, a settembre è pacchia!
Ricordate, quindi, che potrete sostenere sempre e solo gli esami del vostro attuale o pregresso anno di corso.
Dubbi? Domande? Perplessità? Sono qua
Nel frattempo, qualche utile consiglio su come sostenere l’esame orale, nel video realizzato dal prof. Mantegazza dell’Università Bocconi:
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