Step 10 – Studiare all’estero con il programma Erasmus
Iscriversi all’Università non vuol dire restare confinati all’interno delle aule del proprio Ateneo ma prevedere anche un periodo di studio all’estero. In un’epoca di costante interconnessione e comunicazione, è indispensabile confrontarsi con altri paesi, culture e lingue. Il programma Erasmus consente agli studenti di tutta Europa di sostenere parte dei corsi e degli esami del proprio piano di studi, fuori dall’Italia. Scopriamo come.
Il progetto Erasmus (European Region Action Scheme for the Mobility of University Students) nasce nel 1987 come programma della Comunità Europea. Come è facile intuire l’acronimo trae ispirazione dalle attività di Erasmo da Rotterdam, umanista e teologo olandese che durante la sua vita decise di viaggiare e conoscere le differenti culture europee.
Scopo del progetto era dunque quello di offrire la possibilità agli studenti universitari europei di soggiornare per un periodo all’estero, durante il proprio percorso di studi. Lo studente aveva così la possibilità di sostenere nella nuova università esami equiparabili a quelli presenti nel proprio ateneo di provenienza. Al termine del soggiorno, gli esami sostenuti all’estero sarebbero stati riconosciuti dalla propria università, consentendogli così di conseguire il diploma di laurea.
Nel corso degli anni il progetto Erasmus ha acquisito sempre maggiore importanza, a fronte dei risultati positivi riscontrati nelle esperienze degli studenti. A partire dal 2007 lo studio all’estero è così divenuto parte fondamentale dei programmi Lifelong Learning, mirati alla continua formazione dei cittadini europei.
Ma come funziona il programma Erasmus?
In base ai finanziamenti periodici della Comunità Europea, ogni anno vengono bandite delle borse di mobilità nelle università di ogni paese. La borsa consta in un fisso mensile e di una quota variabile in base alla propria fascia di reddito. Il progetto consente quindi di :
- frequentare corsi di studio in un ambiente internazionale d’eccellenza;
- studiare in due o più Paesi UE e anche in Paesi terzi, vivendo insieme a studenti europei e di altri Paesi del mondo;
- costruire una rete di rapporti con i docenti e i colleghi di corso, molto utile per il futuro professionale;
È opportuno consultare periodicamente il sito del proprio Ateneo per essere aggiornati sulle scadenze dei bandi di partecipazione. Una volta effettuata la domanda sarà necessario sostenere un colloquio con i referenti Erasmus del proprio corso di studi: nel colloquio saranno analizzate le vostre capacità linguistiche di base e le motivazioni. Al termine dei colloqui sarà stilata una graduatoria dei partecipanti e saranno quindi indicati gli studenti che potranno partire per la loro esperienza.
Prima di affrontare il viaggio è però necessario definire un piano di studio “incrociato” ovvero una lista di esami che lo studente potrà sostenere all’estero e che, al ritorno “in patria”, gli verranno riconosciuti dal proprio Ateneo. Al termine della permanenza, l’Università ospitante consegnerà allo studente e al suo Ateneo un certificato che attesta i risultati ottenuti.
È utile ricordare che anche gli studenti disabili possono beneficiare di questi soggiorni di studio all’estero.
Il periodo di soggiorno si estende dai 3 ai 12 mesi ed è possibile fruirne una sola volta per ogni percorso di studio.
Allora, siete pronti a partire? Oppure avete già partecipato al progetto Erasmus e volete raccontarci la vostra esperienza?