Una borsa di studio è una somma di denaro destinata a favorire l’esercizio del diritto allo studio. È finalizzata ad accompagnare lo studente nel suo percorso formativo. Si tratta di una misura che dà attuazione al dettato costituzionale (Artt. 3 e 34) ed è finalizzata alla rimozione delle barriere economiche che limitano i cittadini nell’esercizio al diritto all’istruzione superiore e alla promozione degli studenti “più capaci e meritevoli”, anche se sprovvisti di mezzi.

Le borse di studio possono essere: a) borse di studio universitarie, a carico delle singole università; b) borse di studio regionali, che vengono erogate da Regioni e Province.
Le borse di studio vengono assegnate attraverso concorso, nel quale viene valutata l’idoneità dello studente in relazione ai titoli di merito e allo stato della condizione economica. Il concorso viene bandito dall’Ente Regionale per il Diritto allo Studio (ogni ente può avere una denominazione diversa a seconda della Regione nella quale si trova l’università che stai frequentando) e riguarda gli studenti iscritti ai corsi universitari e gli iscritti alle istituzioni per l’alta formazione artistica musicale e coreutica. Anche gli studenti immatricolati al primo anno possono usufruire di borse di studio e, in questo caso, l’idoneità viene valutata esclusivamente in relazione alla condizione economica, rimandando successivamente la valutazione per i criteri relativi al merito.

La tipologia delle borse è diversificata in base al luogo di residenza dello studente, cosicchè si hanno: a) borse di studio per residenti; b) borse di studio per studenti pendolari e c) borse di studio per studenti fuori sede. Le borse di studio coprono di solito l’importo relativo alle tasse di iscrizione e dei contributi universitari. Il loro importo è determinato con decreto ministeriale.

Una importante integrazione dei sussidi pubblici per gli studenti in condizioni economiche disagiate è rappresentato dalle mense universitarie e dalle residenze universitarie.