Calendari
Il tempo della vita universitaria è scandito da specifici calendari. Ne esistono diversi: sulla loro base si può conoscere, per esempio, quali sono i giorni festivi, quando seguire un corso e le date degli esami.
Si chiama calendario accademico il documento che suddivide l’anno accademico in giorni di regolare svolgimento delle attività e giorni di “festa accademica”. Una prima novità che balza agli occhi è che l’anno accademico inizia nel mese di novembre, per concludersi in quello di ottobre. I giorni di festa accademica, inoltre, anche se spesso a ridosso delle festività civili o religiose, non coincidono con esse. È importante prendere nota di tali giorni, perchè essi indicano i periodi in cui non possono essere impartite lezioni o fissati appelli di esame. Potrai trovare il calendario accademico sul sito ufficiale della tua università, perché, deliberato dal Senato Accademico, è comune a tutte le strutture di didattica e ricerca di un ateneo.
Sono poi stabiliti annualmente dal Consiglio di Facoltà i calendari didattici, in cui si definiscono la durata dei cicli di lezione, quella delle sessioni d’esame e di laurea e i criteri per definirne i relativi appelli. Per quanto riguarda la didattica si prevedono in genere due semestri, il primo che va da attobre a gennaio, e il secondo che va da marzo a luglio. Attraverso il calendario didattico potrai farti un’idea degli archi temporali dedicati allo studio e quelli predisposti per la verifica dell’apprendimento.
Sono invece concordati fra i docenti e le facoltà i calendari delle lezioni e degli appelli di esami. I primi raccolgono gli orari di insegnamento per ogni corso. I secondi, invece, contengono le date fissate per espletare gli appelli di esame, contenute in genere in tre periodi dell’anno dette sessioni di esami. Potrai trovare tali calendari sul sito di facoltà, o richiederli in segreteria didattica. Un consiglio è quello di dare un’occhiata anche al sito del docente per verificare la presenza di eventuali comunicazioni, visto che tali calendari possono subire variazioni anche improvvise. È buona norma che la data di un esame non venga spostata se non per cause di forza maggiore. Purtroppo, in alcuni casi, si registrano spostamenti immotivati che recano grave danno agli studenti, costretti a riorganizzare il proprio calendario di esami e la preparazione per le diverse discipline. Un simile comportamento “anti-studentesco” va stigmatizzato e andrebbe tempestivamente segnalato alla presidenza del corso di laurea.