Buon compleanno Facebook: nove anni di rete sociale
4 Febbraio 2004 – 4 febbraio 2013.
Sono passati 9 anni dalla data ufficiale del lancio di Facebook, il social network più conosciuto e famoso al mondo. L’allora ventenne Mark Zuckerberg, studente alla Harvard University, con l’aiuto di altri tre giovani intraprendenti – Dustin Moskovitz (grafica), Chris Hughes (pubblicità) ed Eduardo Saverin (organizzazione aziendale) -, pubblica il sito all’indirizzo thefacebook.com. Inizia così a concretizzarsi l’idea avveniristica del fondatori, ovvero realizzare uno spazio in Rete per mettere in contatto tra loro persone della stessa scuola, dello stesso college. Oggi Facebook è il secondo sito visitato al mondo, preceduto dal colosso Google, e conta circa 1 miliardo di utenti in tutto il mondo; è tradotto in 70 lingue ed è il primo servizio di rete sociale per numero di contatti attivi.
Come non molti sapranno pare che l’idea di Zuckerberg sia nata dopo una delusione amorosa, che portò il giovane studente a concentrarsi su qualcosa che lo tenesse impegnato. Fu allora che pensò di raccogliere le foto degli studenti della propria università e di pubblicarle in Rete. Nasce così nell’ottobre del 2003 Facemash, il predecessore del moderno Facebook, mentre il diciannovenne Zuckerberg frequenta il secondo anno all’università di Harward. Il sito in pochi giorni totalizza migliaia di visitatori (con 22.000 foto visualizzate durante le prime quattro ore di visibilità). Ma il progetto ha vita breve e dopo pochi giorni le autorità lo chiudono per violazione della privacy. Il giovane Mark si era introdotto in aree protette della rete universitaria per copiare le foto dei documenti di riconoscimento degli studenti, senza alcuna autorizzazione: ma, nonostante ciò, per sua fortuna non fu espulso. L’esperimento di Facemash era comunque riuscito, il successo tra gli studenti era stato raggiunto in poco tempo, a dimostrazione del grande interesse di “spiare”, conoscere e commentare le foto pubblicate e la grande curiosità verso le vite altrui: l’idea poteva dunque funzionare su un piano più esteso.
Così l’anno dopo, nel 2004, Zuckerberg e i suoi colleghi creano Facebook. Il nome del nuovo sito prende spunto dagli annuari dei college americani, libroni con nomi e fotografie degli studenti, distribuiti dalle amministrazioni universitarie al fine di consentire agli iscritti di socializzare tra loro. Il servizio si estese rapidamente dalla Harvard University ad altre università come Stanford, la Columbia University e Yale; questa espansione continuò nell’aprile del 2004 quando coinvolse gli studenti della Ivy League, del prestigioso MIT, della Boston University e del Boston College. A fine anno il sito era un successo, tanto che Zuckerberg e Dustin Moskovitz, amico di Mark e cofondatore di Facebook, si trasferirono a Palo Alto in California con Andrew McCollum, primo finanziatore delle attività. I tre ragazzi riescono così ad ottenere ulteriori finanziamenti che gli consentono, in pochi mesi, di raggiungere il successo. Nel 2005, infatti, il dominio facebook.com viene registrato al costo di 200 mila dollari. Dal 2006 il servizio è esteso a tutta la popolazione della Rete che sia in possesso di un indirizzo di posta elettronica e con un’età superiore ai 13 anni.
La scalata al successo del sito comincia dal 2007, quando Microsoft acquista la quota dell’1,6%, mentre il 2% viene aggiudicato ad alcuni investitori russi. Facebook diviene, nello stesso anno, uno tra i dieci siti più visitati al mondo ed è il sito numero uno negli Stati Uniti per foto visualizzate, con oltre 60 milioni di immagini caricate ogni settimana. Cresce il numero di utenti e aumenta il suo valore di mercato: 14 milioni di dollari stimati nel 2010. L’anno dopo, nel gennaio 2011, Goldman Sachs investe in Facebook 450 milioni di dollari, valutando il valore totale in 50 miliardi di dollari. Dodici mesi dopo, nel 2012, le entrate sono state stimate attorno agli 1,59 miliardi di dollari per un totale di 1 miliardo e sei milioni di utenti. E il 2012 è anche l’anno dell’entrata in Borsa del noto Social Network: un investimento molto travagliato, discusso e non fruttifero come promesso.
Il problema della privacy
Il traffico di utenti su Facebook è cresciuto in modo esponenziale: nel 2010 è arrivato addirittura a superare, negli Stati Uniti, il motore di ricerca Google per numero di visite, anche se per una sola settimana. Negli anni vengono apportate numerose modifiche all’interfaccia del sito, migliorandone la visualizzazione e la condivisione dei contenuti. Tra le applicazioni più utilizzate resta al primo posto quella per la condivisone delle foto, la creazione illimitata di album che arrivano a contenere fino a 200 fotografie. Ed è proprio attorno alle immagini che si sta sviluppando il futuro del portale: basti pensare a Graph Search l’ultima funzione lanciata nel 2013. Un motore di ricerca interno potentissimo che utilizzerà gli incroci tra i dati degli iscritti per fornire risultati arricchiti da informazioni, immagini e contatti. In piena concorrenza con Google.
Questa nuova funzionalità ha riaperto il dibattito sulla privacy, da sempre al centro di accese discussioni sull’utilizzo dei dati degli iscritti al portale, in quanto i contenuti pubblicati dagli utenti (come fotografie, video e commenti) sono proprietà del sito. Facebook ribadisce che l’utente può gestire cosa e come condividere le proprie informazioni grazie alle proprie impostazioni sulla privacy che sono personalizzabili, ma il problema resta. Spesso gli iscritti non sono ben informati sugli strumenti che permettono di gestire i loro dati personali e le informazioni pubblicate (se volete “toccare con mano” la mole di informazioni che Facebook ha su di voi, potete utilizzare la funzione “Scarica una copia del tuo account“). Il colosso Facebook non sembra però preoccuparsi e guarda al futuro, verso il mobile. È degli ultimi giorni la notizia, rilasciata dallo stesso Zuckerberg, secondo la quale Facebook si stia trasformando progressivamente in una mobile company: sono circa 680 milioni ogni mese, infatti, gli iscritti che accedono alla propria pagina attraverso uno smartphone o un dispositivo mobile. Una crescita del 57% rispetto all’anno precedente che vede il passaggio per Facebook ad un nuovo modello di sviluppo e a nuove frontiere di finanziamento.
Per chi fosse interessato a conoscere più in profondità la storia di Facebook, può trovare utile la visione del film The Social Network (Fincher, 2010).
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