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Giovani e video: l’esperienza di Nuzweb Tv

NuzWeb Tv è una web tv che si propone di mettere in rete i giovani delle diverse realtà aggregative, formali o informali, del territorio cuneese. È inserito nel Piano Locale Giovani del Comune di Cuneo e di altre realtà locali e in collaborazione con la Cooperativa Sociale MOMO.

L’obiettivo principale è quello di aggregare, in una sorta di rete virtuale, tutte le realtà educative che si occupano di Giovani, per rendere la popolazione giovanile protagonista attiva nel gestire e nel realizzare audiovisivi, attraverso laboratori multimediali volti a ampliarne le competenze.

Le web tv sono ormai un fenomeno diffuso, a volte tematico, sovente prestato alla comunicazione istituzionale. Una web tv che si occupa di educazione multimediale può essere un punto di partenza per provare ad inquadrare il rapporto che i giovani hanno con la creazione e la fruizione degli audiovisivi. Sempre più al centro delle condivisioni sui social network, fondamentali per la creazione di un profilo in Rete, richiesti talvolta anche come presentazioni aziendali, i video sono diventati importanti quanto le fotografie e le immagini soprattutto per le generazioni più giovani.

Ecco perchè abbiamo scelto di approfondire il tema e di iniziare a parlarne con Danilo Costamagna e la redazione di Nuzweb.tv che, ormai da anni, si occupa di produzione, ideazione e diffusione di audiovisivi nella realtà giovanile del Nord Italia.

[D] Con la vostra esperienza, come vi sembra il rapporto tra giovani e audiovisivi? Sono “nativi multimediali” allo stesso modo in cui sono “nativi digitali”?

[R] Più che multimediali sono multitasking, utilizzano gli strumenti multimediali, ma senza esserne consapevoli delle potenzialità, condividono video, audio e immagini sui social network, sui telefonini, ma senza valutarne veramente i contenuti, a volte utilizzandoli in modo improprio e violando privacy e decenza. In questo verso si sviluppa il progetto di educazione multimediale.

[D] Credete che l’esperienza di realizzazione di prodotti audiovisivi possa essere una base valida per la formazione degli studenti di scuola secondaria che partecipano ai vostri progetti?

[R] Lavorare sul linguaggio multimediale è accattivante per i giovani, si possono sperimentare e misurare con uno strumento così abituale, ma così sconosciuto. Grazie al lavoro che abbiamo svolto negli ultimi anni abbiamo potuto formare alcuni ragazzi all’utilizzo consapevole della multimedialità, attraverso vari laboratori si sono affrontate le varie fasi che sono necessarie per costruire un buon video, facendo superare l’idea che per fare un video basti avere una videocamera, ma assaporando che è frutto di ingegno, creatività, competenze, fantasia e che se si vogliono fare dei prodotti “belli” ci si debba impegnare parecchio. Grazie alle incursioni nelle scuole, sulle piazze, nei centri aggregativi abbiamo offerto la possibilità di acquisire competenze nuove sulle tecnologie multiemdiali, qualcuno ha deciso in seguito di formarsi seriamente alla professione. Attraverso l’utilizzo della multimedialità si è potuto affrontare temi di vario tipo: dalla questione lavoro, a come impiego il mio tempo libero, quello che succede sul territorio, in ultimo si è iniziato a lavorare sulla cultura di legalità, sulle pari opportunità…

[D] Quali sono gli argomenti e i ruoli con cui i giovani si trovano più a loro agio nella produzione di un audiovisivo?

[R] La maggior parte dei giovani coinvolti sono interessati ad essere protagonisti delle produzioni video, alcuni sono più stimolati nella fase creativa, di scrittura della sceneggiatura, altri ad acquisire competenze tecniche (es. uso delle videocamere, macchine foto, luci, audio, software editing, ecc).

[D] Quali sono i modelli di riferimento mediatici per i giovani che partecipano ai vostri progetti? Quelli del giornalismo o quelli dello show business?

[R] I punti di riferimento dei giovani sono quelli che viaggiano principalmente sui canali generalisti della televisione: dalle Iene a Camera Cafè, ma non disdegnano il racconto di quello che succede sul territorio.

Negli anni scorsi si è lavorato ad una sit com “Sciacquoni”, in stile “Camera cafè”, si è lavorato ad un corto che ha partecipato ad alcuni concorsi, si è proposto di ri-ambientare alcuni film che hanno fatto la storia del cinema nella nostra città e si è lavorato nelll’immaginarsi una città su misura…

[D] “Internet è uno strumento, sono gli utenti che decidono come utilizzarlo”: progetti come YouLaurea nascono all’insegna della condivisione e della circolazione libera di informazioni, fondamentale per orientarsi e per produrre contenuti, cosa ne pensate?

[R] Pensiamo che internet sia il luogo dove si può trovare di tutto, cose intelligenti e cose ignoranti, tutto sta nel capirlo, nell’essere consapevoli che non è tutto uguale; in questi anni di web tv si è lavorato per aprire la riflessione sull’uso responsabile del web e iniziative come youlaurea vanno in quella direzione. Sarebbe utile immaginare sempre di più che internet diventi materia di insegnamento tra i ragazzi delle superiori, delle medie e delle elementari, per garantire la formazione e la consapevolezza dello strumento potenete che si ha in mano.

 

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