Masterpiece: gli scrittori tra ebook e talentshow
In tempi in cui l’editoria tradizionale italiana è tanto in crisi la Rai produce un originale talent -unico al mondo- su aspiranti scrittori: Masterpiece, in onda da domenica su RaiTre alle 22,30. La speranza è forse quella di riportare attenzione su un sogno, quello di scrivere, che i blog rendono sempre più diffuso e al quale corrisponde tuttavia la peggiore crisi dell’editoria dall’invenzione della stampa.
Il Rapporto dell’Associazione Italiana Editori (AIE), rilasciato nello scorso ottobre, dichiara che il mercato tradizionale decresce del 14% nel 2013, ovvero del 4% ogni anno dal 2000, ma che il mercato degli ebook è invece in aumento, così come le vendite online dei libri. La lettura è ancora un hobby di pochi: riguarda appena il 46% della popolazione, in altre parole oltre 26 milioni di italiani con più di 6 anni. Il 30% del mercato è costituito da medi e forti lettori (che leggono più di 7 libri all’anno), che da soli generano circa il 40% dei volumi di vendita di libri italiani. Nuove speranze vengono però dai libri digitali: acquistati complessivamente da 1 milione e mezzo di italiani. Per questo le speranze degli editori sono riposte proprio nei libri digitali, per i quali si chiede un abbassamento dell’IVA dal 24% al 4%. Gli ebook sono in crescita in Italia, nonostante riguardino piccoli segmenti di una popolazione già costituita da lettori non assidui, ma stanno superando i libri cartacei negli USA, che saranno il primo paese a vivere “il sorpasso”: il 53% della popolazione leggerà eBook (AtKerney Report 2013). Un altro fenomeno connesso alla digitalizzazione dell’editoria e che interessa proprio gli aspiranti scrittori è quello del self publishing: pubblicare il proprio libro senza la mediazione dell’editore, opzione oggi percorribile, grazie al proliferare delle piattaforme di pubblicazione on demand. Solo in Italia, dal 2009, il sito ilmiolibro – il principale sito italiano di self publishing – è stato utilizzato per produrre oltre 68.000 titoli, di cui 5.000 nuovi titoli solo per il 2014, ovvero circa il 15% dei nuovi libri pubblicati in Italia in un anno (dati La Repubblica). Il caso editoriale da un milione di dollari, l’ americano Hugh Howley, con la sua “Silo saga” e il romanzo “Wool“, pubblicato senza editori, inizialmente solo in versione ebook, apre la strada ad un nuovo tipo di scrittore che sa anche fare marketing di sé stesso, che cura autonomamente editing del testo e impaginazione, scelta della copertina e promozione. Uno scrittore 2.0 che è anche agente letterario, editor e soprattutto promoter della sua opera.
Sarà per tutte queste ragioni- dalla volontà di dare sostegno all’editoria a quella di sostenere le intraprendenti nuove generazioni di scrittori- che la Rai ha deciso di puntare per la prima serata della domenica ad un reality, sì, ma centrato proprio su scrittori. Il programma viene prodotto dalla casa di produzione FremantleMedia per la Rai, e offre come premio la pubblicazione di un romanzo- questa volta cartaceo- con Bompiani in centomila copie, sfruttando la partnership con RCS. La formula del programma è in due fasi: nella prima, che parte appunto domenica 17 novembre, gli aspiranti autori dovranno superare una serie di prove legate alla scrittura e nella seconda, che andrà in onda in prima serata a inizio 2014, inizierà invece la gara vera e propria. In ogni puntata ci sarà un ospite a cui i concorrenti racconteranno il proprio romanzo nel tempo limitato di una salita in un celebre ascensore: quello della Mole Antonelliana di Torino, dove è prodotto lo show. E siccome sempre di talent si tratta, ci saranno un coach e una giuria: la giuria sarà formata da Andrea De Carlo, Giancarlo de Cataldo -anche ideatore del programma- e Talya Senasy mentre il coach sarà Massimo Coppola, figura ibrida, autore del programma MTV “Avere Vent’anni” ma anche fondatore della casa editrice milanese ISBN. Un programma innovativo non può non avere una pagina Facebook e un blog, oltre che l’attenzione della stampa e dell’editoria e di tutti quei giovani blogger che scrivono in Rete sperando in una futura popolarità.