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Sistemi educativi e tecnologie: i programmi Unesco
Sul rapporto tra tecnologia e apprendimento, educazione e globalizzazione, life long learning e nativi digitali, si interrogano saggisti, scienziati e istituzioni come l’Unione Europea e l’Unesco. Le Università sono parte di questo dibattito, in quanto enti formatori per eccellenza, depositari di cultura e storia e allo stesso tempo alfieri di scienza e progresso. Molte sono le domande a cui occorre dare delle risposte: Come articolare gli obiettivi dell’apprendimento oggi? La globalizzazione implica la standardizzazione? Quali sono le tendenze di riforma nei sistemi educativi in tutto il mondo? Quanto sono importanti i fattori sociali per l’apprendimento? Per provare a rispondere a simili questioni il 25 novembre, presso il suggestivo scenario della città di Barcellona, l‘Unesco Chair in e-learning ha organizzato l’annuale seminario sull’educazione, dal titolo “Transformative Changes in Education: System-Wide Approach“.
La formazione nell’epoca del web 2.0
Davide Bennato
Docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi e Sociologia dei media digitali all’Università di Catania (Facoltà di Lettere e Filosofia). È stato Direttore di ricerca su media digitali, consumi e comunicazione presso la Fondazione Luigi Einaudi di Roma e socio fondatore nonché vicepresidente di STS-Italia Società Italiana di Studi su Scienza e Tecnologia.
In qualità di professionista freelance è consulente per diverse società, per le quali si occupa di analisi delle conversazioni online (social media monitoring) e altri temi inerenti ai social media come il mercato emergente dei contenuti digitali, il webmarketing e i processi di comunicazione legati al social networking. Ha un sito personale molto seguito, in cui parla di social media e web: Tecnoetica.
Contenuti open access e qualità dell’informazione online
Eleonora Pantò
Torinese, dal 2000 lavora al CSP centro di ricerca per l’ innovazione sostenibile dove si occupa di contenuti e media digitali. Esperta di progetti legati all’innovazione tecnologica di social computing, con particolare riferimento all’e-learning, alle comunità digitali e open source. Tra le prime sostenitrici del Movimento delle OER, i contenuti liberi per l’educazione. È direttore di Dschola, un’associazione di scuole superiori che si occupa dell’impatto delle tecnologie nella didattica ed è stata recentemente nominata presidente dell’associazione europea “Medea: Media and Learning” che promuove l’uso innovativo e creativo dei media nella didattica. Fra i suoi interesssi il citizen journalism (ha collaborato all’avvio della redazione italiana di Global Voices Online) e il marketing etico. Per saperne di più, seguite il suo blog o il suo canale twitter.
Libri elettronici e digitali: ne discutiamo con Gianluigi Cogo
Gianluigi Cogo
Si occupa di diffusione delle strategie ICT, innovazione tecnologica e diffusione della cultura digitale. Da anni facilita i processi che sfruttano le nuove tecnologie e diffonde cultura digitale nella P.A. In Rete dai primi anni ’90 ha fondato il primo network dei comuni della Provincia di Venezia “Polo Est” e uno dei primi social network italiani: “Networkingitalia.it”. Docente di Social Media all’Università di Venezia Ca’ Foscari; si occupa di eGovernment presso la Regione Veneto dove, nell’ambito del progetto Community Network, ha creato la prima rete intranet basata su workspace e su dinamiche 2.0. Ha sviluppato, insieme ad altri colleghi di diverse regioni italiane, Ritef, la “rete delle regioni per l’e-learning”.
La scuola del futuro al Salone italiano dell’Educazione
Si è conclusa oggi la nona edizione di ABCD+Orientamenti, il Salone Italiano dell’Educazione, ospitato dalla Fiera di Genova. Tre giorni di appuntamenti, laboratori e incontri dedicati ai temi della scuola e dell’apprendimento.
Al centro della manifestazione, la “Scuola 2.0“, ovvero l’impiego delle nuove tecnologie e di strumenti innovativi per la didattica: lavagne interattive, multimediali, e software per creare lezioni digitali; tutti i nuovi supporti per l’insegnamento e per l’apprendimento attraverso i nuovi media.